Il pasticcere è un artista e l'elemento imprescindibile dell'artista è la creatività. Se un artista non ha la dote della fantasia, la curiosità della scoperta, rimane semplicemente un buon copista. La pasticceria GF3, aperta nel 1990 da Francesco Grasso, vanta 30 anni di storia e un successo la cui chiave è stato il giusto e moderato sperimentalismo. Ogni dolce, infatti, ha una storia e ogni storia è tradizione. Il babà, la coda d'aragosta, la zeppola, la deliziosa, la prussiana, il tartufo... sono i protagonisti della dolceria classica, che ogni pasticceria deve saper ricreare al meglio. Con il figlio Carmine sono stati creati, grazie all’invenzione e alla fantasia, nuovi prodotti: il Napalé, crasi tra Napoli e Palermo, un semifreddo di ricotta montata su dischi di babà; il Wojtyla, pasticcino in pasta di mandorla a base di marmellata di fichi del Cilento, nato in occasione della venuta del Papa Giovanni Paolo II a Nola; l'Angelica, un cestino in pasta sfoglia ripieno di ricotta e pan di spagna, bagnato al rum e con fragoline; il Bijou du Mont, gioiello del monte, un’onorificenza ai prodotti tipici del nostro territorio, un connubio di nocciole e castagne avvolte in crema di ricotta. La pasticceria GF3, in definitiva, ricerca gusti nuovi e, al contempo, mantiene viva la tradizione, cercando sempre di valorizzare il Sud, utilizzando i suoi prodotti tipici.Ha ricevuto il Premio Internazionale Anfiteatro d’Argento Imprenditoria 2019 alla carrieraIl segretario generale FISMIC Avellino consegna la targa al pasticciere Carmine Grasso